Scienza e Fede - due articoli in italiano

Gentili Lettrici/ Lettori 

in riferimento al libro "Scienze e Fede", qua sotto Vi allego due articoli che spiegano qualche relazione tra queste "due ali dello spirito umano" [1]

  

 

https://www.ibs.it/scienza-fede-breve-manuale-libro-grzegorz-karwasz/e/9788825529555

Lezione di Brianza (2022)

 

 

IL COSTANTE PROGREDIRE DELLA FRONTIERA TRA TEOLOGIA E SCIENZA: “FISICA”

 

IL COSTANTE PROGREDIRE DELLA FRONTIERA TRA TEOLOGIA E SCIENZA: “metafisica”


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Qui sotto ancora un breve commento sulla filosofia e la costituzione della materia.

 

Come è fatta la materia (tra filosofia, fisica, chimica, e, di nuovo, teologia)

(una traccia per la Scuola “La Traccia”)

 

In una vecchia discussione tra Platone, che riteneva che gli oggetti materiali riflettessero certe idee (metafisiche), Empedocle (e tutti coloro che lo hanno preceduto: Anassagora, Anassimandro etc. AAA vendesi) che cercava gli elementi primi e Democrito che riteneva che la materia fosse organizzata in unità indivisibili (a-tomos, infatti) tutti avevano ragione. Servivano tre millenni per spostare queste domande dal dominio della filosofia a quello della fisica. E le risposte sono veramente sorprendenti. 

Gli elementi “primi” vengono oggi chiamatistati della materia (solido, liquido, gassoso, plasma). Inoltre le intuizioni dei filosofi dello Ionio del VII secolo A.C. permisero di identificare gli “elementi” chimici, come idrogeno, ossigeno e ferro. Poi, sappiamo oggi che gli atomi sono proprio i pezzi chimici più piccoli, con cui si formando dei composti, come la molecola dell’acqua: H­2O.

Ma i fisici sanno dividere gli atomi in particelle che chiamano “elementari”. Poche di esse sono veramente elementari, cioè indivisibili e stabili: l’elettrone (che forma gli atomi e passa nel cavo elettrico) e poi il protone, che sta al centro dell’atomo (che è stabile, ma è costituito di tre componenti, di due tipi e tre colori, chiamati quark) e il fotone della luce (che viene emesso dalla lampadina sulla scrivania e pervade lo spazio nella forma primordiale della radiazione a microonde).

Tutta questa struttura rimane però ancora misteriosa: non sappiamo spiegare le masse di quark, le loro cariche elettriche etc. In primis non sappiamo perché in un atomo due elettroni si evitino a vicenda: grazie a questo principio, inventato da Wolfgang Pauli, esiste tutta la varietà degli elementi chimici, piuttosto che un’assoluta monotonia di stelle di neutroni. Il “principio”, cioè una idea, come quella di Platone?

La risposta che piace a me personalmente, è quella data da San Tommaso: la diversità della materia non sta nella diversità dei suoi componenti (appunto, tutti gli atomi sono fatti solo di elettroni, protoni, con l’aggiunta di neutroni), ma nella diversa disposizione di questi componenti, impostale dalla volontà di Dio.   

Ma la vera sorpresa è arrivata con Einstein: con l’equivalenza dell’energia e della massa, ha perso senso il concetto di “costituente” e di “dividersi”. Con fasci di elettroni leggeri, che viaggiano (nella radiazione cosmica e negli acceleratori fatti dagli scienziati) con velocità prossime a quelle della luce (cioè la massima permessa in fisica) possiamo creare sciami interi di particelle più pesanti, che non sono costituenti di elettroni. Una vera alchimia. La fisica spiega la composizione di questi sciami, ma di nuovo usa dei “modelli” e principi (di conservazione della carica elettrica, dell’energia etc.) Sono validi questi principi per principio o possono (potevano) nei primi momenti dell’Universo essere violati? Nelle ferventi discussioni sono coinvolti in uguale misura odierni filosofi e affaticati fisici. Ai posteri l’ardua sentenza. Che senza dubbio, sarà ancora più misteriosa della domanda.

Così, le vecchie domande tornano, e girano tra la filosofia, fisica, teologia. C’è spazio per tutti in questa eterna discussione.

Trento, 23/092023

 

 

 

[1] citazione dell'enciclica "Fides et Ratio" di Giovanni Paolo II