![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
| Przegląd prasy | Dla nauczycieli | Dla młodzieży | Przyroda | Video-fizyka | Fizyka współczesna | Projekt FCHGo | Innowacyjna fizyka | Projekt E4 |
30 APRILE 2025 16:30 – 18:00
Prof. GRZEGORZ KARWASZ (Università Niccolò
Copernico di Torun). Online – il link per l’incontro verrà inviato agli iscritti
Iscrizione entro l’28 aprile 2025 ore 18 (per il link chiedere prof. G. Karwasz)
CONSEGUENZE FILOSOFICHE DELLA MECCANICA QUANTISTICA
La fisica del XX secolo portò due rivoluzioni epistemiche: la teoria della relatività di Einstein (1905)
pose i limiti sul nostro conoscere dell’Universo a grandi distanze, la meccanica quantistica (1925)
sulle nostre possibilità di conoscere lo stato del microcosmo. In cent’anni ci siamo culturalmente
abituati a questa situazione d’incertezza. Anzi, il principio d’indeterminazione di Heisenberg viene
richiamato in diversi articoli non solo di fisica, ma di filosofia e persino di teologia. Non sempre in
modo sensato.
Sembra, però, che tra poco dovremo affrontare altre sfide. Il cosiddetto paradosso di Einstein-
Podolsky-Rosen (1935), confermato con il premio Nobel per i lavori sperimentali di Aspect,
Clauser e Zeilinger (2022), lega i microstati di due oggetti (per esempio fotoni) a qualsiasi
distanza. Dai lavori teorici arriva un risultato inquietante: tra libero arbitrio, principio di causalità e
località di eventi dobbiamo abbandonarne uno di tre. A voi l’ardua scelta!
|
|||


























