Slinky

La molla scende le scale sfruttando la forza di gravità. Quando lasciamo la molla per le scale, l'inerzia dell'estremità superiore fa sì che essa supera il punto morto e scende sui gradini più in basso.

Vige qui il principio di conservazione dell'energia, che dice che la somma delle energie qui presenti (esclusa l'energia dell'attrito che viene convertita in calore) si conserva. Quando la molla scende, si manifestano tre tipi di energia: cinetica, potenziale ed elastica.

Per molti anni "Slinky" è stata coperta da brevetto.

La discesa della molla dalle scale è provocata dalla sua scorta iniziale d’energia potenziale, in cima alle scale.

Il solo principio di conservazione dell’energia non spiega fino in fondo lo specifico modo di scendere della molla. Occorre prestare attenzione al principio di conservazione della quantità di moto : scendendo, la molla ha una certa componente di quantità di moto orizzontale, da uno scalino all’altro. È proprio questa componente orizzontale la responsabile del superamento del “punto morto”: l’estremità della molla si muove prevalentemente in basso, ma anche un po’ in orizzontale.

Dal punto di vista energetico, dopo la discesa “completa” su un gradino inferiore, la molla accumula energia elastica, però non di allungamento, ma di compressione. La compressione è meno visibile dell’allungamento, perché la deformazione è minima, ma il modulo di Young legato a tale compressione è grande: non è una deformazione della molla in se, ma del materiale con il quale è realizzata.

In definitiva, il moto della molla è un’onda (longitudinale), ma molto specifica: non è l’onda che viaggia lungo la molla, ma la molla che viaggia lungo l’onda, che è quasi stazionaria.