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Il simpatico omino scende la scala e non teme di cadere. I suoi salti in giù sono misurati, uniformi. L'omino ha la forma di una molletta. Quando l'estremità inferiore è attaccata al piolo della scala, l'estremità superiore incomincia a sbilanciarsi. Quando pende "a testa in giù" l'appiglio si stacca e l'omino cade sul piolo inferiore. L'omino colorato sta sorridendo, nonostante faccia le capriole e probabilmente gli ha dato di volta il cervello :) |
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Questo omino è una variante di moto uniforme quando ci si attenderebbe invece moto uniformemente accelerato. Lo specifico scendere dell’omino dalla scala deriva dall’apposita conformazione sua e della scala. |
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I pioli della scala sono doppi e lo stesso omino ha incise nella sua testa delle scanalature, alla fine delle quali ci sono due fori cilindrici. I pioli doppi e le scanalature impediscono all’omino di “scappare”, costringendolo a scendere pazientemente in basso, imponendogli delle sorte di vincoli. Se lasciamo l’omino su di un piolo, esso si troverà in equilibrio instabile, ed il più piccolo sbilanciamento del baricentro, rispetto al piano dei pioli, provocherà una rotazione dell’omino intorno al piolo, cosa che è possibile proprio grazie ai fori. Come effetto finale, l’omino cade sul piolo sottostante, dove tutto il ciclo del moto si ripete grazie all’energia potenziale posseduta. |
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