Babbo Natale alpinista
Babbo Natale sfrutta per la salita le differenze nella forza d’attrito tra posizione allungata e posizione flessa.
Tirando il filo, Babbo Natale si raddrizza: l’angolo, sotto il quale il filo è avvolto intorno al perno, diminuisce, l’attrito delle gambe diminuisce, ma è ancora un attrito statico, maggiore dell’attrito dinamico agente sulle mani.
Quando Babbo Natale finalmente si raddrizza, l’attrito delle gambe è minore di quello (ora statico) delle mani: le gambe salgono.
Ovviamente, le mani devono ora stringere il filo non troppo intensamente, in modo da poter scivolare sul filo quando le gambe sono immobili, ma non troppo debolmente, per poter essere ferme quando Babbo Natale si piega dopo l’ennesima tirata in alto.